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LA MIA PRIMA VOLTA

LA MIA PRIMA VOLTA



Quella che sto per raccontarvi è la mia prima esperienza in materia di uccelli. Non sono uno scrittore ne tantomeno quello che mi sto accingendo a scrivere é un racconto, bensí una sorta di diario dove voglio raccontare in maniera del tutto sincera le mia storia e le mie esperienze, quindi mi perdonerete lo scarso stile. Non sono quindi fantasie ma pura realtà. Le fantasie spero le facciate voi sul mio corpo 😉

Io abitavo nell’ estrema periferia del mio paese, praticamente vicino alla campagna. Tutto é iniziato grazie a Gianni, un amico che abitava nel mio palazzo. Non vi dico quanti anni avevo ma ero molto piccolo e il mio amico, gay ventenne era coinvolto con alcuni suoi amici in una storia di sesso. Si faceva scopare regolarmente e con me nn faceva altro che parlare di questo. Mi diceva di quanto fosse piacevole e quanto si sentisse bene nel farlo. Io lo invidiavo. Ero ancora confuso sulla mia identita sessuale. Sentivo che mi piavevano le ragazze ma nello stesso tempo sentivo un attrazione compulsiva verso gli attributi maschili. A volte capitava, come penso sia successo un po a tutti, che tra amici a volte lo tirassimo fuori per vedere chi ce lo avesse più lungo. Il mio è molto piccolo e questo accendeva l’iralitá degli altri, mi prendevano in giro dicendomi che il mio non era un vero pisello e che forse ero fatto per prenderlo anziché darlo. Quelle frasi invece di umiliarmi mi eccitavano tantissimo e a casa, specialmente la notte, immaginavo di masturbarli. Ma la mattina seguente alla luce del sole mi sentivo strano. Non capivo perché pur innamorandomi delle ragazze, provavo questa forte attrazione verso i cazzi. O per meglio dire era quasi un ossessione. Il culmine arrivò quando una sera il mio amico mi disse ridendo 《sai Marco vedendoci sempre insieme mi ha chiesto se anche a te piacessero i maschi》poi più serio e in tono complice 《 mi ha chiesto se ti va di unirti al gruppo. Sicuramente mi dirai di no ma ti posso garantire che non sai cosa ti perdi》 mi sentii avvampato e un forte eccitazione mi strinse lo stomaco. Avevo sempre desiderato che me lo chiedesse, non sarei mai riuscito a propormi io e in quel momento volevo saltare dalla gioia ma, non potevo ne dovevo farlo capire a lui. Per orgoglio dissi al mio amico che ci avrei pensato fingendomi indifferente. La mattina dopo bussai alla sua porta e dissi che accettavo, accampando come scusa che non c’era niente di male nel provare, oltretutto lui mi aveva assicurato che si trattava di ragazzi di cui ci si poteva fidare. Ci diedero appuntamento per lo stesso pomeriggio alle 17.00. Dopo aver finito di pranzare andai dal mio amico. Avevo pochi peli ma lui mi chiese se avessi voluto depilarmi almeno il culo e accettai. Ricordo quando il mio amico mi depilava la parte intorno all’ ano: trattenevo a stento i sospiri di piacere in un misto di eccitazione e ansia. Durante la mattinata mi ero già lavato più volte l’ano sia fuori che dentro e ora c’è lo avevo pulito e depilato. Gianni mi aiutò a mettere una prima dose di vaselina spingendola a fondo con l’indice che scivolava dentro con facilità. Quante volte lo avevo giá fatto da solo! Arrivarono le 16.30 e ci incamminammo per la campagna vicino la nostra casa fino al luogo dell’appuntamento. In realtà erano solo qualche centinaia di metri. Arrivammo in una vecchia casa abbandonata e loro erano già li ad aspettarci. Erano Marco e Andrea, due ragazzi poco più che diciottenni. Mi misero subito a mio agio presentandosi e dicendomi che potevo stare tranquillo e che se mi fosse piaciuto bene altrimenti amici come prima. Dopo un po’ di chiacchiere uno di loro mi chiese se fossi pronto. Annuii con la testa cercando di sembrare quanto più titubante possibile. Mi dissero di calarmi i pantaloni e di mettere un po’ di vaselina dopodiché Marco mi fu subito dietro col cazzo in mano. Un bel cazzo. Il mio sogno più nascosto stava per realizzarsi. Mi fece piegare e lo appoggio sul mio buchetto iniziando a spingere piano, un poco per volta. Entrava appena, si fermava e poi usciva, poi ancora dentro un po’ più a fondo e così via. Mi ero preparato mentalmente a dover sopportare chissà quali dolori ma sentii solo un blando doloretto e un po’ di fastidio come di un forte prurito, devo dire che Marco fu davvero molto bravo a sverginarmi dolcemente e non ci misi molto sentirmelo finalmente tutto dentro di me, caldo e pulsante. Mi sentivo il culo pieno e una forte sensazione di calore espandersi per tutto il corpo. Dopo un po’ iniziò a muoversi nel mio culo e il dolore finì lasciando spazio ad un forte immenso piacere che mai avrei potuto nemmeno immaginare. Per l’ansia, ma anche per un forte stato di eccitazione nel sentirmi così sottomesso, usato da un altro maschio, ricordo mi venivano i conati di vomito e Marco mi chiedeva se fosse tutto apposto ma io lo imploravo di non fermarsi. Oramai non ero più in me. Andrea si tirò fuori l uccello e iniziò a masturbarsi davanti a me godendosi la scena. Mentre io lo guardavo affascinato dietro di lui poco lontano scorsi la mia casa. Mio padre era sul balcone e chiacchierava con un vicino fumandosi una sigaretta. Credo sia quello il momento in cui capii di essere nato per essere troia e che la mia mia missione sarebbe stata prendere cazzi. Benche la poca distanza, nella posizione in cui eravamo lui non poteva vederci ma mi sentii come se ugualmente mi stessi facendo fottere davanti a lui, mi sentii libero e ribelle come non lo ero mai stato e questo mi eccitò da matti. Ormai non ero più in me, allungai la mano presi il cazzo di Andrea che continuava a segarsi e tirandolo verso di me iniziai a succhiarlo voracemente immaginando che tutti i miei vicini mi stessero guardando davanti a mio padre imbarazzato di avere un figlio così cagna. 《Cazzo a questo li piace anche succhiare》disse Andrea. L’altro continuò a stantuffarmi un altro po, dopodiché uscì di colpo e fece un abbondante sborrata per terra. Andrea si mise dietro e mi fu subito dentro. 《Adesso ti scopo anch’io troia》. Ero davvero felice di sentirmi chiamare Troia, perche è quello che ero e soprattutto quello che mi sentivo. Ogni cosa ha il suo nome e quello era il mio. Dopo un po’ di stantuffate anche lui venne. Mi dissero che, anche se era la prima volta ero stato un grande e che li avevo fatto godere. Mi dissero che avevo un bel culo che sembrava fatto apposta per prendere cazzi ed è quello che avrei fatto. Io e Gianni diventammo le puttane del gruppo, (anche se lui non ha mai voluto succhiare un solo cazzo in vita sua) al quale più tardi dietro il nostro consenso se ne aggiunsero altri. Oramai era quella la mia strada, era stata un’esperienza strepitosa, avevo goduto come non mi sarei mai aspettato e mi compiacevo di aver fatto godere ben due maschi e di non essermi limitato in nulla. Mi piace il cazzo e non ce altro da dire. Anche se ormai ne ho presi a vagonate e a vagonate ne prenderò ancora (ho solo 35anni) ogni cazzo che prendo è ancora come se fosse il primo. Mi piace prenderlo nel culo e succhiarlo mi piace il suo odore il suo sapore mi piace prenderlo in bocca moscio e sentirlo gonfiarsi dentro di me e sapere che sono io a farlo. Dopo quell’esperienza mi sono procurato video cassette porno ecc per documentarmi e imparare ad essere una vera troia. Ho iniziato a depilarmi completamente e ad indossare sempre il perizoma da sotto gli indumenti. Quella stessa sera nella mia camera mentre guardavamo la tv senza chiedere il permesso tirai giù la zip dei pantaloni al mio amico e li feci un lungo pompino. Avevo ancora voglia di cazzo e quella fu la prima volta che assaporai la sborra ingoiandola. Mi piacque da matti. D’altronde non potevamo sporcare in camera 😉 ma sto correndo troppo, questa è un altra storia e ve la racconteró a breve. Non sono gay, forse sono bisessuale ma di sicuro sono una gran Troia… Gli altri maschi hanno la passione del calcio della caccia delle auto. La mia più grande passione sono i cazzi..

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