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SUSANNA,LA DONNA DEL CAPO

SUSANNA,LA DONNA DEL CAPO



Susanna è la segretaria dell’azienda in cui lavoro,lei non tanto alta,capelli rossicci che arrivano fino alle spalle,magra e con le tette di una terza misura, ha un punto di forza in quel fisico normale:un gran culo rotondo,sodo,alto nonostante a lavoro non usi mai i tacchi,i fianchi sono normali,ma se la guardi da dietro ha questa sporgenza che la fa sembrare a pocorina anche all’impiedi.
Susanna per tutto l’orario di lavoro gira per l’azienda col suo fascio di carte in mano,bazzica da un’ufficio all’altro portando fatture,conti e ordini;la vedo sculettare tutta la giornata con i suoi jeans attillatissimi o con i leggins che di tanto in tanto indossa.non è bellissima,ma quel culo è una calamita per me e per altri dipendenti e non possiamo far altro che guardarla e sentire i nostri cazzi indurirsi mentre passa.
Susanna è quel tipo di segretaria he ha sempre qualche parolina a dire ai dipendenti,lasciando sempre discorsi in sospeso;oppure a volte ti passa davanti e poi si gira a vedere se le stai guardando il culo.più di una volta mi ha beccato con gli occhi incollati al suo sederone.se ti becca ti guarda,ride e se ne và.
Susanna però è la donna del capo.quindi nessuno osa provocarla oltremodo o provarci apertamente.

un venerdì verso la fine del mio turno fui mandato ad eseguire alcuni lavori nel deposito materiali,un luogo distaccato dal resto dell’azienda e completamente privo di telecamere di sicurezza,ero li che attewndevo la fine della settimana per staccare ed andarmene a casa.
d’un tratto sentìì aprirsi la porta del magazzino,e una voce mi chiamò.era lei.
-devi firmarmi queste carte-mi disse
-cosa sono?-risposi
-vestiario aziendale.quello che avete ricevuto ieri-rispose lei
-ok,dove devo firmare?
firmai le carte,lei si girò per andarsene ed urtò vicino ad uno mobiletto,tutte le carte finirono sul pavimento,e si sparpagliarono ovunque.
non mi mossi,lei si precipitò a recuperare le carte in fretta e furia.
-che fia lì impalato,dammi una mano-
-scusami ma devo finire il mio lavoro,è tardi-risposi e mi girai-
raccolse tutto e mi disse:
-un po di galanteria…-
mi girai e la trovai inginocchiata dinanzi a me,era proprio davanti al mio cazzo che mi guardava negli occhi.
rimasi a fissarla negli occhi in segno di sfida,poi feci un passo avanti
-che vuoi fare-mi disse-non potevi darmi una mano?-
-no,preferisco darti questo..-e tirai fuori il mio cazzone in tiro.glielo posizionai a pochi centimetri dalla faccia
-ma che fai?io sono sposata..-mi disse ridacchiando
-non fare storie sù Susanna,lo sappiamo entrambi che ti piace essere guardata da tutti gli uomini dell’azienda-
mi prese il cazzo in mano e iniziò a masturbarlo..
-certo che è un peccato rinunciare-mi disse
-e allora succhia…-
glielo infilai in bocca con prepotenza,sbattendola contro il cazzo mettendole una mano dietro la nuca.
succhiò avidamente,sembrava avesse fame di cazzo
-lo sapevo che eri una pompinara,Susanna.-
-se lo sapesse mio marito come minimo di licenzierebbe-rispose lasciando il cazzo
-io un’altro lavoro lo troverei,tu troveresti un’altro marito se si sapesse?-le dissi io
riprese a succhiare,si stava arrapando in quella situazione,era una troia repressa,lo capivo da quando la vedevo sculettare davanti a tutti
-oh brava,mangiati il cazzo.-
alzai il cazzo e le appoggiai le palle in bocca
-succhiami i coglioni,zoccola-
lei ansimava,mugugniava,leccava e succhiava i coglioni,poiu gli sparai di nuovo la cappella in bocca.

era arrivato il giorno che desideravo da quando avevo messo piede in azienda.
-togliti il jeans- le dissi
-dai non posso toglierlo potrebbe arrivare qualcuno-7
aveva ragione
-allora abbassalo alle caviglie.-
lo fece,la posizionai a pecorina sul mobile,lubrificai la cappella con la saliva,e puntai dritto al buco del culo
-sono anni che te lo voglio rompere-
provai ad entrare,ma lei si contrasse,faceva resistenza;spindi di nuovo ed entrai solo con la cappella,gliela lasciai dentro senza spingere per farla abituare al nuovo entrato.poi iniziai a spingere piano e a farlo entrare gradualmente;poi il culo le si aprì e tutto il mio cazzone le entrò dentro
-ora ti sfondo lo sai?-
-fai piano…ti prego-
iniziai a stantuffare il culo con dolcezza..oh che goduria che provavo e che visione era quel culone a pecorina per me;lo presi trale mani e le allargai le chiappe,il suo buco era invaso dal mio cazzo che ora entrava fino in fondo,la tirai verso di me e la impalai fino allo stomaco.
-SUSANNA,ti apro in 2-
-si vai,fammelo sentire ancora-rispose
iniziai a scoparla con forza,le presi i capelli e pompai più forte che potevo,iniziò ad ansimare piano per non urlare
-dai,dai,dai-diceva
-ci fai arrapare tutti lo sai?
-si,si lo so-rispose
-sei una troia?dillo-
-si,sono una troia,mi piace-rispose
la chiavai a pecorina nell’azienda del marito,il mio cazzo entrava liberamente tanto che gli aprìì il culo,sentìì che si bagnava,il mio cazzo fu invaso dal suo orgasmo anale.
-godi e troia-
-non mi hanno mai presa in culo-
-ti piacerebbe farti sbattere sempre così eh?
-si,si…-
-ed ora eccola quì,Susannaaa!!
le sborrai in culo come non mai,uscìì da dentro di lei e mi rivestiì in fretta.
lei buttò fuori tutta la mia sborra,si ricompoe,e mi disse:
-questa ora la pulisci tu.
-va bene- risposi
-proporrò a mio marito un’aumento di stipendio per te.-
si girò su se stessa e se ne andò

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